0 commenti

[VIRAL VIDEO] Top 3 degli Spot Video Online - Dicembre 2013

Siamo arrivati a dicembre e il tema vincente su cui declinare la creatività a scopo virale, manco a dirlo, è il Natale. Ecco la Chart mensile che mostra i video branded con il maggior numero di condivisioni negli ultimi 30 giorni.

1.WestJet Christmas Miracle: real-time giving

PUBBLICAZIONE: 8 Dicembre 2013. VISUALIZZAZIONI: 31.107.000 (al 20 Dicembre)
SHARE TOTALI: 2,003,638 (di cui 1,948,185 in Facebook)

Al primo posto la compagnia aerea americana WestJet che raccoglie in aeroporto attraverso un box multimediale i desideri dei viaggiatori in partenza per una delle sue rotte e all'atterraggio compie il miracolo... è così che al posto dei bagagli sul nastro trasportatore arrivano i regali per ognuno. Nonostante i 5 minuti di filmato un gran numero di visualizzazioni e condivisioni. La prima volta che l'ho visto non ho potuto fare a meno di chiedermi se il tipo che aveva detto di volere dei nuovi calzini poi si sia pentito.

 



2. Show Your Joe

PUBBLICAZIONE: 15 Novembre 2013. VISUALIZZAZIONI: 16.757.925 (al 20 Dicembre)
SHARE TOTALI: 1,689,467 (di cui 1,675,000 in Facebook)

Un'esecuzione originale di Jingle Bells, l'intramontabile hit di natale, mixata con un po' imprevedibile contrasto tra serio e ridicolo diventa in modo semplice uno dei video più condivisi del periodo, quello dei magazzini KMart. p.s: ah, naturalmente i boxer che indossano i modelli sono tutti acquistabili online sull'eshop della catena.




3. Volvo Trucks - The Epic Split feat. Van Damme (Live Test 6)

PUBBLICAZIONE: 13 Novembre 2013. VISUALIZZAZIONI: 61.793.773 (al 20 Dicembre)
SHARE TOTALI: 2,909,241 (di cui 2,834,170 in Facebook)

Sul terzo gradino del podio l'epic split di Van Damme per Volvo. Già primo nella Chart di Novembre qui viene scalzato da due video a tema. Se provate però a farvi un giro su You Tube e cercare la frase "Epic Split" troverete talmente tante parodie e remake da restare a bocca aperta (ve li mostrerò a breve).
Se considerassimo tutti questi UGC come un'ulteriore spinta alla visibilità di questa operazione e del brand Volvo sicuramente questa può essere considerata come una delle campagne online più riuscite dell'anno (forse la prima in assoluto).

0 commenti

[INFOGRAPHIC] 2013, un anno di Digital Marketing

Cosa è successo nel Marketing Digitale quest'anno?

Ecco un rapido riepilogo in Infografica. Dal successo di Vine alle iniziative legate al black-out del Super Bowl passando per acquisizioni varie da parte dei giganti del web come Amazon e Yahoo. Ritiri e nuovi prodotti di Google, Microsoft ed Apple. E ancora... i video di Instagram e le funzioni pubblicitarie lanciate da Facebook, Twitter, Pinterest. Il successo del mobile e le regolamentazioni anti-spam per le comunicazioni verso i cellulare. L'esplosione del real time tweeting durante gli show televisivi.... e infine le grandi speranze riposte sulla crescita del mercato e-commerce.

Per chi c'è stato e per i posteri che si chiederanno che cosa è successo in questi 12 mesi senza avere il tempo di leggersi 1200 post di mashable e compagnia ecco un bignami.

2013 Recap Infographic

This infographic is brought to you by ExactTarget.


0 commenti

[Affissioni] British Airways ... le affissioni interagiscono con la realtà.

Ultimamente si fa (e faccio) un gran parlare di iniziative che portino il digitale ad interagire con il fisico in maniera importante. Nel caso di British Airways, di digitale c'è "solo" il pannello per affissioni di Piccadilly Circus, di Social però tutti i video girati in rete da chi ha assistito a questa sincronica interazione con la reatà:


0 commenti

[VIRAL VIDEO] Top 3 degli Spot Video Online - Novembre 2013

Prima che si scateni l'ondata di creatività natalizia vediamo quali ispirazioni offre il web questo mese. Ve ne propongo 3: ‪

1. Volvo Trucks - The Epic Split feat. Van Damme (Live Test 6)‬ ‪

Pubblicato il 13 Novembre - 53.244.428 visualizzazioni (al 28 Novembre)‬
Nel primo caso inutile dire "don't try this at home" perchè da un lato vi mancherebbe il fisico alla Van Damme, dall'altro anche recuperare un paio di Volvo Trucks da far scorrere su una strada deserta non sarebbe cosa da poco. Visto il periodo in cui ha totalizzato 53 milioni di view (15 giorni) direi che è in assoluto il caso di successo del mese.



2. Google Search: Reunion‬

Pubblicato il 13 Novembre - ‪7.337.375 ‬visualizzazioni (al 28 Novembre)
Le view sono inferiori ma è sicuramente più forte la componente di storytelling di questo spot di Google India in cui grazie al motore di ricerca è possibile far re-incontrare due amici a distanza di una vita. Racconto, sentimentalismo, vecchietti... una ricetta collaudata.



3. Apple - iPad Air - TV Ad - Pencil   ‬

Pubblicato il 23 Ottobre - ‪1.823.583 ‬visualizzazioni (al 28 Novembre)
Che ve lo dico a fare? Come si muove fa notizia.. ecco il nuovo nato di casa Apple. L'iPad ultrasottile che può essere nascosto (o scambiato come in questo caso) dietro una matita. Il gioco degli equivoci funziona ma la risonanza del web non raggiunge picchi spaventosi. Compitino ben fatto.
 

0 commenti

[SOCIAL CONTENT] Gli "How to", Snapguide e il nuovo canale Helpouts di Google

In un recente post dal titolo [SOCIAL VISUAL] Come usare la creatività per produrre 730 post all'anno ho iniziato ad approfondire il concetto secondo cui la prima azione da fare per decidere cosa pubblicare contenuti sui social network (facebook su tutti) è quella di definire una serie di categorie tematiche. In quel post la prima suggerita, forse la più semplice è legata ai post di "saluti e auguri" in cui si accompagna l'utente con immagini coerenti con il mood del brand durante lo scorrere del tempo augurandogli buon lavoro, buon week-end, etc.

Un'altra categoria che può far parte delle nostre pubblicazioni social è certamente quella di maggior valore contenutistico e maggiore utilità dei cosiddetti "HOW TO".  Riuscire, tramite video o foto a creare dei tutorial significa posizionarsi per alcuni temi in qualità di esperto e, in modo più concreto, aiutare tutti gli utenti che ne hanno bisogno a risolvere piccoli e grandi questioni legate all'utilizzo di un prodotto, un servizio o alla realizzazione di qualcosa di nuovo per loro.

Ogni settore ha le sue specifiche esigenze. Se parliamo di prodotti di moda/abbigliamento gli "how to" potrebbero spiegare come rattoppare in modo creativo un vestito consumato, come abbinare due capi d'abbigliamento, come scegliere un abito da cerimonia in base alle proprie caratteristiche fisiche, etc..
Se parliamo di strumenti musicali l'"how to" potrebbe banalmente insegnare a suonarli o spiegare come accordarli o cosa valutare in fase di acquisto per scegliere il migliore.
Se andiamo nella galassia food, manco a dirlo, le ricette la fanno da padrone ma si potrebbe pensare di descrivere anche come realizzare una decorazione che valorizzi i nostri piatti o raccontare come scegliere gli ingredienti in base al tipo di pasto che si vuole cucinare. Infine anche dal mondo dei servizi possono arrivare infinite richieste su come utilizzare ad esempio un tool per fare un preventivo online di una compagnia assicurativa o su come scegliere la banca migliore per il proprio mutuo in base ai vari parametri e variabili presenti sul mercato.

Insomma gli esempi sono infiniti. Sta alla singola azienda riuscire a trovare la declinazione migliore nel proprio settore per produrre gli How to più utili per i propri clienti e prospect.  Per fare ciò è necessario effettuare un'analisi preliminare delle principali richieste di informazione da parte degli utenti, sia quelle dirette (es. domande pervenute dagli utenti durante i loro contatti al call center aziendale) che quelle indirette (es. principali ricerche effettuate online o domande presenti nei social network di Q&A come Yahoo Answers o Quora).

Una volta tracciate le esigenze legate al proprio ambito di competenza il resto lo fa la capacità di produrre a costo ridotto (non dimentichiamolo) mini-video o collage fotografici in grado di descrivere i processi in modo da aiutare gli utenti ad ampliare le proprie conoscenze.

SNAPGUIDE

In merito agli how to si stanno creando veri e propri mondi specializzati in cui vengono raccolti tutorial multitematici. Ad oggi uno dei più conosciuti è Snapguide, un sito che in modo molto semplice e intuitivo propone una serie di tutorial (composti da foto, testo e/o video) fruibili anche tramite un'app mobile e creati sia da normali utenti che da aziende. Una buonissima fonte di ispirazione se vi state chiedendo come strutturare una mini-guida.


GOOGLE HELPOUTS

Su questa scia e con lo scopo di integrarsi al meglio nella grande galassia Google la grande G ha lanciato da qualche settimana il servizio Helpouts, una repository molto simile a Snapgiude che in più si posiziona come vero e proprio marketplace di servizi tutorial in diretta. Questi possono essere offerti gratis o a pagamento (con un costo totale o a minutaggio) a discrezione degli utenti e hanno tutte le potenzialità, grazie proprio al collegamento live basato su Hangout (altra tecnologia Google) di diventare un vero e proprio servizio personalizzato sulla base delle esigenze specifiche degli utenti connessi.

Non manca la componente Social con la possibilità di commentare e votare i tutorial e dunque di definire la capacità di chi li ha offerti in modo da far evolvere in crescendo la qualità dei contenuti presenti.
Molto semplice la grafica, in perfetto stile Google, e la possibilità di navigare per temi o per ricerca libera. Saltano all'occhio da subito i tutorial associati ad alcuni Brand come Sephora che si confermano all'avanguardia dal punto di vista digital proponendo fin dall'alba di questo nuovo canale tutorial sul mondo del make-up. Clio e socie sono avvisate... Il mondo dei tutorial fa passi avanti e non basta più solo un canale You Tube per avere successo, il real time e l'interazione immediata è l'ultima frontiera di questo formato. Stiamo a vedere... ma soprattutto iniziamo a far vedere cosa sappiamo fare. 


0 commenti

[VIRAL VIDEO] Top 5 degli Spot virali di Ottobre e Novembre 2013

Dopo aver parlato di canali You Tube ecco la classifica dei video a contenuto promozionale con il maggior tasso di viralità dell'ultimo mese.

1. John Lewis Christmas Advert 2013 - The Bear & The Hare 5 milioni di view in 5 giorni per la catena di ipermercati Inglese e online grazie ad un video in cui la tenerezza alla Bamby da da padrone.
 

2. Telekinetic Coffee Shop Surprise Continua la coda lunga di visualizzazioni per questo video promozionale dell'agenzia fotografica CarrieNYC specializzata in ritocco per diversi settori. In questo caso il concept Candid Camera colpisce ancora.


3. Virgin America Safety Video #VXsafetydance Con la compagnia Aerea Virgin le noiosissime istruzioni di sicurezza per il volo diventano un ballo da milioni di view.

4. NEED FOR SPEED: KEN BLOCK'S GYMKHANA SIX Un altro grande capitolo con lo spericolato pilota Ken Block in un video co-branded. Don't try this at home.

5. Girls Don't Poop - PooPourri.com Ancora visualizzazioni a cascata per il profumo da ambiente PooPourri con una verticalizzazione "particolare" sugli odori da toilette.

0 commenti

[YOU TUBE] Tematiche e Categorie dei principali Canali You Tube nel mondo. Best Practice.

Li chiamano You Tubbers e sono gli utenti fondatori di un canale you tube che entrando nel Partner Program di questo social network vendono a scopi pubblicitari gli spazi dei propri canali e all'interno dei propri video. Vi siete mai chiesti quali a quali categorie appartengono i top 1000 canali You Tube su cui è possibile fare pubblicità? Eccoli qui riassunti, in questo grafico per categorie che mostra come un quarto dei canali hanno come tema principale la musica, un altro 20% (in maniera imprevista per me) tratta temi legati al gaming. A seguire gli Youtubber che pubblicano filmati comici o di puro intrattenimento. A chiudere la speciale top 5 i video contenenti Guide e Consigli di Stile sui temi più disparati: bellezza, moda, food, salute, hobby e tecnologia. 


A questo punto vediamo qualcuno dei canali con il maggior numero di visualizzazioni per ciascuna delle principali aree tematiche. A ogni canale ho associato una scheda tratta dalla classifica di OpenSlate Research, specialisti nel rating dei video e dei canali You Tube in grado di offrire un quadro agli investitori pubblicitari su questo tipo di media.

MUSICA. JUSTIN BIEBER è il numero uno per view mensili ma seguono a ruota, manco a dirlo, gli One Direction che addirittura prevalgono per numero di subscribers (quasi 7 milioni).


INTRATTENIMENTO. The Ellen Show. Sconosciuta in Italia dove sono più nominati i suoi competitor uomini come Jay Len o Devid Letterman in USA sembra essere una delle donne con il talk show più social in circolazione. 


HOW TO & STYLE. Nel settore Hooplakidzrecipes è un must. Ricette di ogni tipo con tutorial commentati e girati con il supporto di bambini, per la serie: "la cucina è così facile che anche un bambino..."



 SPORT. Il canale UFC (Ultimate Fighters Championship) è quello con il maggior numero di view ma in questo caso vi invito a dare un'occhiata, anche solo per ispirazione al canale Dude Perfect, un gruppo di fuori di testa che usa il basket, lo sport in generale (e non solo) per cazzeggiare alla grande.


GAMING. Dalla Svezia con furore arriva PewDiePie il canale di video sul Gaming (ma anche su film e musica) con parodie di ogni tipo, 15 milioni di iscritti e 256 milioni di view mensili. Mica bruscolini. 


e proprio con un video tratto da questo canale - per inciso 35 milioni di view in 5 mesi - chiudo il post sui principali canali degli YouTubbers mondiali.


0 commenti

[SOCIAL VISUAL] Come usare la creatività per produrre 730 post all'anno

In tutti i progetti di social media marketing che si rispettino oggi oltre alla figura dell'account è importante prevedere anche quella di un grafico che part-time o full time supporti la pubblicazione producendo e lavorando su contenuti grafici.
Importante produrre e declinare il mondo del prodotto e del brand in diverse maniere in modo da proporre alla propria community un'insieme di sotto mondi di riferimento tutti riconducibili al marchio per cui stiamo facendo comunicazione.
Nel caso della pubblicità classica su carta stampata o banner è semplice (non voglio sminuire lo sforzo ma il numero di declinazioni necessarie). C'è un art director che propone 3-4 concept, il cliente ne sceglie uno e quello viene sviluppato e tradotto in immagini o video, il prodotto confezionato passa ancora al vaglio del cliente e dopo gli ultimi ritocchi tutto va online o in stampa.

Nel mondo Social la questione è un tantino diversa e i processi creativi e di approvazione sono innumerevolmente maggiori nell'arco dell'anno perchè occorre pensare a un numero di creatività pari a quanti sono i post che vogliamo pubblicare.
Se in media si pensa di pubblicare due post al giorno (ad esempio su Facebook) per un anno vuol dire che dovremo produrre 730 idee tradotte in immagine e testo nel giro di 12 mesi.

Chiaramente possiamo permetterci il "lusso" di pensare a concept semplici alternati ad altri più originali, possiamo ammettere che in qualche caso i like o gli share possano essere meno di altri. Insomma il livello di originalità e impatto dei nostri contenuti può permettersi un margine di errore maggiore rispetto a quello che ci si può permettere proponendo un concept per una campagna stampa in cui tra valore del lavoro e investimento negli spazi pubblicitari i costo totale (o lo spreco totale) ammonterebbe a decine di migliaia di euro. Ma questo non è di gran conforto per gli Account e i grafici che devono tirar fuori così tante idee.

E' per questo che è utile definire dei concept e delle declinazioni da ripetere diverse volte durante l'anno. Un esempio banale è quello dei post di "saluti e auguri". Dietro questi c'è solo (si fa per dire) un lavoro grafico, per il resto l'idea di base è quella di augurare "buon giorno", "buona notte", "buon week-end", "arrivederci a dopo le vacanze", "buon halloween" etc.. Questo tipo di post può essere prodotto in serie individuando il o i soggetti che faranno l'augurio tramite l'immagine e rendendo impattante la scritta in base al target di riferimento.

Ecco qualche esempio dalle Pagine Parmalat e Santal:




Chiaramente come dicevo, l'esempio in questione è il più banale e semplice ma non per questo funziona meno di altri ben più creativi. L'indicazione importante da cogliere è che una volta individuato un filone di questo tipo sappiamo che 40 o 50 dei 730 post dell'anno saranno costruiti in base alle linee di contenuto e grafiche individuate per questa categoria di post. A questo punto per riempire la nostra griglia sarà sufficiente individuare altre 15/20 categorie su cui lavorare.

Ragionare e individuare queste 15/20 categorie creative è dunque la lezione da cui tutti dovrebbero partire.

Nei prossimi post sul "Social Visual" passeremo in rassegna altri standard di riferimento. E a questo punto non mi tocca che dirvi:
BUONA SERATA.


0 commenti

[Dati Pinterest] Quanti utenti Italiani utilizzano Pinterest con frequenza? Update Ottobre 2013.

Le aziende si affannano a richiedere ai propri fornitori social l'apertura di un canale Pinterest Aziendale. In altri casi sono proprio le agenzie a proporlo. Non entro nel merito se sia giusto o meno adottare Pinterest come strumento di marketing. Le potenzialità sono diverse a seconda che si consideri uno specifico settore (alcuni funzionano più di altri)o uno specifico obiettivo (engagement piuttosto che lead generation).

Insomma più che entrare nel dettaglio delle riflessioni strategiche come faccio un paio di volte all'anno mi fermo nuovamente ad analizzare i dati per capire quanti utenti, oggi, si può pensare di raggiungere in Italia tramite questo social network visual.

 Secondo un po' di dati che ho raccolto in rete gli utenti Pinterest sono 70 mln al mondo (almeno lo erano qualche mese fa, a Luglio, adesso si suppone che si sia vicini agli 80). La maggior parte arriva dagli USA e di questi solo meno di 1 milione è attivo in Italia (per avere un idea su FB sono 24 Milioni gli utenti italiani iscritti e 17 milioni quelli attivi assiduamente).

 

Insomma la crescita c'è ma è ancora ridotta rispetto alle potenzialità di un social network così generalista. Pensate che nel mese di settembre sono stimate, nel mondo, 131 Milioni di visite all'indirizzo Pinterest.com con una permanenza media sul sito di 8 minuti per ogni visita (contro i 22 minuti medi di permanenza su FB che mensilmente ha quasi 18 miliardi di visite.

Non male come differenza.
Se andiamo a vedere i paesi da cui arrivano le visite del mese di Settembre siamo ancora con un forte predominio USA anche se rispetto agli ultimi dati ufficiali gli accessi sembrano più spalmanti.


In Italia la percentuale è dell'1,16% per cui facendo una rapida equazione le visite mensili totali a Settembre 2013 ammonterebbero a poco più di 1 Milione e Mezzo. Chiaramente parliamo di visite e non di utenti unici per cui il dato di utenza al di sotto del milione sembrerebbe essere confermato.

Chiudo il post con un'interessante indicazione sui referral, ovvero i siti esterni che portano accessi a Pinterest e sulle pagine di destinazione degli utenti che cliccano sui link presenti in Pinterest. In entrambe le classifiche spicca, oltre Buzz Feed, portale/aggregatore dei trend del web anche Etsy, il social e-shop in cui tutti possono comprare e vendere oggetti di design, vertiti, gioielli, etc.. a testimonianza di come questo social, più di altri abbia un forte orientamento e un collegamento più diretto ad attività di vendita oltre che di pura awareness.





0 commenti

[FACEBOOK] Cosa Scrivere in una Pagina Facebook? 7 best practice.

"E adesso cosa scrivo?".
Quante volte ve lo siete chiesti davanti a questa schermata ...??

Finchè si tratta di aggiornare il nostro profilo personale la mancanza di creatività o ispirazione la si risolve rimandando la questione a momenti migliori ma quando a dover essere aggiornate sono le pagine aziendali dei nostri clienti il problema è differente. 
Senza una frequenza di aggiornamento costante le pagine cadrebbero nell'oscuro baratro dell'edgerank basso o semplicemente nel dimenticatoio dei nostri fan... tirarle fuori dall'anonimato diventerebbe un'impresa impossibile. 

Come fare? Dove cercare la sacra scintilla dell'engagement social?
La risposta è semplice (almeno da un certo punto di vista): fatevi ispirare delle best practice. E per best practice non intendo soltanto le pagine di altri brand di maggior successo. Quelle possono essere utili a comprendere i mood del marketing aziendale ma se sono i trend reali che volete seguire allora date un'occhiata alle pagine di "cazzeggio puro".
Qui ne ho selezionate 7, alcune sopra il milione di FAN e altre, di più recente creazione, in grande ascesa.

1. Lo zoo di 105.
Iniziamo con la regina delle pagine di intrattenimento social. Esempio di divertimento spensierato e spesso demenziale. Esempio di viralità giovanile, contenuti sintetici e visual irriverenti


2. Non Fare un Cazzo
Il nome è già di per sé una garanzia di qualità.



3. Vuoi un applauso?!?

Pagina con diverse sorelle omonime (variano i numeri di punti interrogativi alla fine) ma ad oggi la più interattiva. Non solo divertimento e risate ma anche post "sentimentali". A volte si va sul libro cuore spinto per non dire sul banale ma date un'occhiata alla viralità e poi ditemi che non si dovrebbe considerare un caso di studio.


4. Cazzeggiare
Anche la mission di questa pagina appare chiara fin dall'inizio. Se ci date un'occhiata noterete che ogni giorno ci sono una miriade di post (ai limiti dello spam). Tra questa grande quantità è possibile scovare sempre qualche spunto originale.



5. Lo faccio dopo

Anche in questa pagina la quantità prevale sulla qualità. C'è di tutto. Immagini comiche, video virali, notizie serie. L'obiettivo generale è quello di essere più generalisti possibile e qualche volta rimandare a fonti e blog esterni. Io però premio post come questo sotto del Sushi nostrano.



6. Se i quadri potessero parlare

Nata da qualche settimana ha un tasso di interazione assurdo ed ha già raggiunto il mezzo milione di fan. Eccome diffondere l'arte in modo "Social"



7. Il Coinquilino di Merda 
Per chi ha condiviso casa con qualcun altro o ancora la condivide, rivivete i vostri peggiori incubi... l'empatia e la co-creazione sono al centro del potere virale di questa pagina. Una delle mie preferite.


0 commenti

[Infografiche] Osare per Credere... Come ottenere il massimo della viralità da un'infografica

Dieci giorni fa su un blog verticale di cui ancora non avevo mai sentito parlare è stata pubblicata un'infografica sul rapporto tra sesso e cibo. L'infografica era questa:

(Fonte: Rodiola.it)
fare sesso brucia calorie ?

Non entro nello specifico sull'analisi grafica della realizzazione che in generale mi sembra molto ben riuscita. Va da se che ognuno di voi (o quasi) che l'ha appena scorsa l'avrà letta con un sorriso sul volto e l'idea che forse avrebbe potuto condividerla con la propria compagna/o, con uno o più amici o sulla propria bacheca facebook. Alcuni dopo averci pensato l'avranno anche fatto... Vista e condivisa.

Cosa è successo? Siete appena entrati a far parte di un processo di viralizzazione del contenuto. Tranquilli non è una cosa brutta, anzi. Le aziende pagherebbero per vedere i numeri dei propri contenuti crescere così tanto con pochi centinaia di euro di investimento. 

Pagherebbero si, il problema però è che dopo essersi sedute al tavolo a discutere della proposta fatta se gli si presentasse una cosa del genere direbbero: "stiamo più cauti" ... e allora i disegni vengono ammorbididi, i copy resi più impliciti, le parti più impattanti tagliate ed ecco il prototipo dell'infografica che lascia il tempo che trova.

Dati alla mano su un canale come il blog in questione in cui un post ha in media 10/15 like Facebook in relazione a questa infografica ne troviamo 27mila... oltre a svariati tweet e condivisioni su Google+

Non voglio convincervi a leggere ogni cosa con la chiave del sesso, ci mancherebbe ma ci sono contenuti (e il sesso è uno) che hanno in se, se presentati con un certo linguaggio testuale e visivo, una potenzialità virale importante.  Sta a ogni azienda, brand, responsabile marketing decidere se e quanto vuole realmente sfruttare quel potenziale e quanto invece preferisce l'altra strada, quella dell'inserzione, sicuramente più allineabile al il proprio stile ma altrettanto certamente più dispendiosa.

Intanto complimenti all'autore dell'infografica in questione, agli altri posso solo dire (una volta ancora): provate per credere, anzi: OSATE.

0 commenti

Commercial never die. L'arte di fare pubblicità video tra TV e social

Parliamo sempre di più il linguaggio del web marketing ma non dobbiamo mai dimenticare quei format tipicamente televisivi come il video commercial. Un format che sempre più è influenzato dalla logica dell'intrattenimento e del "sorriso prima di tutto" tipica del modo di fare comunicazione social. Lo spot diventa di per se passatempo creativo in stile carosello in grado di generare un meccanismo di condivisione virale. Ecco tre spot che hanno spopolato nel web nelle ultime due settimane. Divertimento, rottura degli schemi e qualche intramontabile concept. Lasciatevi ispirare.

 LG ULTRA REALITY. - L'INTRAMONTABILE SUCCESSO DELLA CANDID CAMERA.

 VOLVO TRUCKS. THE HOOK. - L'AUTOMOTIVE HA SMESSO DI PRENDERSI SUL SERIO
 

 LA CATAPULTA UMANA DI MOUNTAIN DEW - L'EVENTO DIVENTA SPOT E "LANCIA" UN TREND
 

0 commenti

[Case History] Corona Summer: come valorizzare il Brand con attività multicanale. Prodotto, sponsorizzazioni, social, contest e e-commerce convivono.

Di recente con il mio team di lavoro ci siamo trovati a ragionare sulla necessità di valorizzare online iniziative di brand nate e pensate per vivere sul piano fisico.
Lasciando perdere i ragionamenti teorici sul SoLoMo (Social, Local e Mobile) e ogni pippone articolato sul tema ci tengo a fare una considerazione importante ovvero che non è più produttivo (da tempo) pensare alle attività digital come qualcosa che sia a supporto di qualcos'altro. Non lo dico per reclamare dignità e valore sul digital ma semplicemente perchè solo se si pensa a un progetto in maniera multicanale fin dall'inizio ogni pezzo di esso potrà restituire il massimo del valore possibile.

VALORIZZARE I SUMMER TOUR
Molti brand nel periodo estivo ideano o sponsorizzano progetti itineranti per il paese con stampo più o meno pubblicitario. Pensate a iniziative di Sampling di prodotto sulle spiagge durante il giorno piuttosto che a momenti di intrattenimento con Dj Set all'interno dei locali all'ora dell'aperitivo o, a sera, a tour musicali di grandi artisti in cui campeggiano ovunque cartelloni e stand del marchio.

Fin qui niente di strano, avviene da anni e la formula dell'iniziativa stagionale sembra essere immortale. Oggi è però importante riuscire a slegarsi dalla ricetta: "sponsorizzo il tour di un cantante e poi ci faccio anche i banner online o lo riposto sulla mia pagina Facebook".
Oggi occorre iniziare fin da subito a progettare tutto mettendo sul tavolo le necessità e le formule top che ciascun canale offre per poi solo in seguito adattare la formula e i contenuti del progetto a seconda dei requisiti richiesti.

Un Esempio da imitare arriva da Corona che negli Stati Uniti ha promosso il classico Summer Tour sposando l'impostazione per cui ogni pezzo ha vita propria e una specifica identità ma vive in modo coerente con tutto il resto.
Il progetto si chiama in modo molto immediato (banale ma efficace): CORONA SUMMER

LA CALL TO ACTION EMPATICA
Si parte con la call to action contenuta all'interno di un banner molto poco commerciale e che richiama immediatamente l'atmosfera "social" a cui gli utenti sono abituati. Il banner animato mostra un album che si sfoglia da solo e contiene foto di ragazzi in contesti tipicamente estivi (parco, giochi tra amici, concerti, etc). La richiesta è semplice: condividi la tua foto estiva e potresti diventare protagonista della nostra campagna pubblicitaria. Dunque: un contenuto che tutti hanno (tutti gli appartenenti al target dell'iniziativa), molto semplice (non chiede di interpretare nessun particolare tema) e che fa leva sull'edonismo generazionale (chi non avrebbe voglia di apparire ed essere riconosciuto in una campagna pubblicitaria con il solo sforzo di inviare una foto?)


NEL SITO SI SCOPRE UN MODO NUOVO
Cliccando sul banner si arriva in un sito in cui la call to action originaria esplode mostrando un modo fatto di infiniti altri mondi in grado di attrarre e coinvolgere l'utente ben oltre i secondi necessari a inviare la foto e offrendo quella che si direbbe una vera e propria esperienza di brand.


Oltre al concorso fotografico con generazione di UGC ci sono:

  • un'instant win con codici presenti sui pack (per cui: "divertiti si ma se vuoi vincere altri premi consuma anche il prodotto")
  • Partner Virali nonchè considerati cool dal target come Buzz Feed e Rolling Stone ... che rilanciano l'iniziativa e producono contenuto in target all'interno dei loro canali
  • una Web Radio Sponsorizzata che parte in automatico per intrattenere i visitatori al sito
  • il rilancio del tour musicale di Kenny Chesney sponsorizzato da Corona.
  • il rilancio dello store online in cui sono presenti gadget e prodotti veri come il refrigeratore da spiaggia (altra componente direttamente commerciale)



IL DESIGN E LA USER EXPERIENCE
I più geek avranno anche notato quanto lo stile grafico del sito richiami fortemente il mondo delle flipboard nonchè di Windows 8, altro linguaggio, quello di user experience, congeniale al pubblico di riferimento.

A qualcuno sembrerà tutto molto semplice, eppure non lo è. Lo stesso progetto, nato in maniera classica, che poi è l'approccio della maggior parte dei marchi, avrebbe portato ad esempio a sponsorizzare il concerto del cantante country-rock e ad attaccarci Banner a tema, Instant Win (probabilmente dei biglietti del concerto) e nel caso migliori i brani in download trasformando l'artista nel testimonial del marchio. In questo modo invece sono l'estate e il divertimento (temi ben più ampi) i veri protagonisti e la differenziazione di micro iniziative concorre ad abbassare il tasso di rimbalzo di utenti dall'iniziativa. Per dirla in maniera cruda: il responsabile sponsorizzazioni ed eventi e quello del marketing digitale si sono messi insieme e hanno coinvolto nella stessa stanza anche il marketing di prodotto/canale per quanto riguarda la questione dei codici sui pack (cosa non banale) e il responsabile dell'e-commerce. Quello che ne è venuta fuori è una case history da cui trarre insegnamento.

Che ne pensate?

0 commenti

[VIRAL] I Banner che si Sniffano - powered by Old Spice

Old Spice, il marchio di deodoranti e saponi più viral che c'è (il marchio, non i deodoranti), ne ha messa a segno un'altra delle sue.. O meglio, ci sta provando visto che ancora non si conoscono i risultati di questa operazione.

Dopo la serie di mitici spot degli anni passati:
... Condivido questo da 45 milioni di view ma ce ne sono una marea sul canale You Tube Old Spice


e i più recenti video musicali interattivi Old Spice Muscle Music

Old Spice Muscle Music from Terry Crews on Vimeo.

Arrivano "i banner sniffabili" per sentire il profumo di Internet... Come?
In questi casi si dice: è semplice. Cliccate sul pulsante per annusare e, evitando di farvi scoprire con il naso attaccato allo schermo, finirete su un form di registrazione. Compilatelo e riceverete a casa quanto promesso, o quasi.. perchè insieme al campioncino di profumo formato banner probabilmente arriveranno anche camionate di annunci pubblicitari, coupon, newsletter, etc..


Cosa c'è di nuovo? Nulla, forse, ma bisogna ammettere che ci vuole una certa dose di creatività per rendere originale un'azione di marketing "Old" molto più delle spezie di questa marca. E in questo caso loro si dimostrano un caso di studio. Sarebbe belle vedere cosa ricevono gli utenti a casa e se ci sia qualcos'altro di originale in quest'esperienza iniziata con una grande promessa online, peccato sia dedicata al mercato americano (chiederò a qualche amico d'oltreoceano di sniffare il banner per me). Ad ogni modo potete stare certi che prima o poi qualcuno dei noti marchi che distribuiscono in Italia imiterà, si spera con stile, questa operazione. 

0 commenti

[NUOVO PAPA] 10 cose che direi se fossi io ad affacciarmi al posto di Papa Francesco

#01. No, no, scusate, niente foto, m'imbarazzano
#02. Oh Giovanni Papagni non ti azzardare a Taggarmi su Facebook
#03. Grazie, Grazie davvero, Ringrazio tutti quelli che mi hanno votato.
#04. Erano anni che aspettavo questo momento, ho partecipato ai provini fin dalla prima edizione.
#05. Scusate, qualcuno ha una sigaretta?
#06. Ah, però, che bella piazza, com'è che si chiama..?
#07. grazie a Buddha ce l'ho fatta.. ops...
#08. se mi sbaglio... mi rimonterete
#09. ...eh, ok, l'abbiamo capito, mo volete spegnerlo sto camino?
#10. (mani al cielo e urlando...) per il POTERE DI GRAYSKULL...
...
#10.b. Vespa, 'ndo stai? Alza la manooooo.. ma li mortacc...


0 commenti

[INFOGRAPHIC] Top Brand Facebook. Benchmarking... l'ingrediente segreto

Non sono in vacanza, chiariamolo subito. Lo scorso anno i primi due mesi dell'anno li avevo passati in Argentina vagando tra i monti e le pianure della Patagonia per cui non vorrei che qualcuno pensasse che il pellegrinaggio sudamericano sia per me un atto rituale. Non lo è, tranquilli.
Semplicemente in queste settimane di assenza facevo trekking a testa bassa nel mondo del Social (e ancora è così). 
L'ho sempre detto e lo ripeterò a lungo ancora: se vuoi capire cosa fare per un progetto non dimenticarti mai di vedere cosa sta succedendo nel mondo che ti circonda. La genialità creativa (per chi ritiene di avercene almeno un po') da sola non basta ad ottenere i risultati.

Ecco allora che servono un paio di liste da tenere d'occhio. In questo mi aiutano molto i numerosi tool di monitoraggio Social. In questo caso Blogmeter con le sue due più recenti classifiche mensili dei brand Facebook con maggior numero di nuovi Fan, miglior Engagement Rate e migliori tempi di risposta.

Guardatele e fatevi delle domande. Cercate di capire perchè ad esempio la pagina Facebook della Sampdoria è negli ultimi due mesi quella sportiva con il più alto grado di interazione oppure perchè Poste Mobile è il marchio più reattivo a rispondere agli utenti e se questo risulta un fattore premiante. 
Guardate le iniziative "social" di Philadelphia che sembrano riscuotere tanto interesse e chiedetevi qual'è la ricetta (scusate il gioco di parole) per un successo così grande. Infine cercate di comprendere quanti nuovi fan arrivino nelle pagine top del mese in modo organico, magari a seguito di un'elevata esposizione mediatica, e quanti invece possono essere correlati a grandi spinte ADV. 

Alcune di queste risposte, come è successo a me, potrebbero entrare a far parte della vostra prossima strategia di Social Media Marketing.
Benchmarking... l'ingrediente segreto.