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Tool, apps, viral per il Natale 2.0 (..10)

Quanti auguri quest'anno si sono ispirati alle innovazioni del mondo 2.0 e digitale in generale? Me lo sono chiesto guardando il viral sulla natività digitale che sta impazzando da una settimana sul web (oltre 2 milioni di visite dal 13 Dicembre ad oggi).



Il 2010 è l'anno più "Social Media" della storia. Se è vero che uno dei termometri del successo di una dinamica sociale è la sua penetrazione all'interno degli usi e costumi di una cultura ecco dunque una rapida rassegna di quanto e come il fenomeno si vesta "per le feste" natalizie.

Decembeard, un tool per creare delle cartoline di natale utilizzando l'Augmented Reality.



Jib Jab, i creatori di Elf Yourself rinnovano ogni anno la loro formula vincente, fatevi un giro per vedere foto e video personalizzabili con le vostre belle faccine.


I Christmas template di Wordpress in tema natale offrono una serie di idee grafiche per chi, già che racconta online qualunque cosa, quasi quasi ci farebbe pure il presepe o l'albero di natale. E naturalmente non dimenticate di personalizzare anche le icone con il cappello di Babbo Natale altrimenti finisce che qualcuno inizierà a sospettare che lo spirito del Natale non è entrato nei vostri pc.

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Ad ogni modo Coffee Grinder, l'agenzia in cui lavoro, ha provato ad aggirare tool e applicazioni varie passando a tutti i suoi contatti i contatti diretti del "boss" che per l'occasione si è fatto "social" pure lui. Provate a chiedergli l'amicizia, ditegli che vi ho suggerito io, magari vi accetta!

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Il consumatore multicanale [VIDEO]

Ecco un breve filmato che riassume i concetti chiave e l'evoluzione quantitativa che hanno caratterizzato il mondo del consumatore multicanale dal 2007 a oggi, da quando è attivo l'Osservatorio Multicanalità. In pochi anni una crescita rilevante che ha portato questa nascente tipologia di consumatore dai 15.700.000 del 2007 ai 23.000.000 del 2010.

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Blue Christmas. L'ambient Volkswagen per un Natale senza sprechi

Dopo tante case history su attività di Social Media Marketing in giro per il mondo eccone una che coinvolge direttamente me e il team di Coffee Grinder insieme ai ragazzi di Now Available.
SI tratta di un'iniziativa Ambient sul tema Think Blue la filosofia Volkswagen per la sensibilizzazione dei comportamenti responsabili che aiutano a risparmiare e ad avere un impatto maggiormente sostenibile sull'ambiente che ci circonda.

Già in estate, con il Blue on Tour erano state promosse in diverse piazze italiane, tramite sessioni formative e test drive, le tecniche di guida utili a risparmiare carburante e inquinare meno. Ma Think Blue va oltre il volante, è uno stile che investe diversi aspetti della vita quotidiana. In questo caso, per il Natale, oltre agli auguri e ai panettoni è importante pensare a che fine far fare ai biglietti, alle buste, agli involucri di qualsiasi oggetto legato ai festeggiamenti.

Come promemoria pensate al "riciclatore natalizio istantaneo".

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Osservatorio Multicanalità 2010. [Strategie]

Dopo tanti dati passiamo a indicazioni di ordine strategico. Come muoversi nell'attuale contesto?Un'analisi molto concreta arriva dall'intervento di Giovanni Pola, Direttore Generale di Connexia dal titolo Multicanalità: rumore o armonia? Punto di partenza (e di arrivo) è il concetto secondo cui è fondamentale disegnare una strategia quanto più dettagliata possibile che tenga conto, al tempo stesso, di un meccanismo di costante rinnovamento. Nulla di così semplice se si pensa al dinamismo medio di un'azienda impostata in modo classico ma nemmeno nulla che si possa ignorare a cuor leggero, visti i dati del post precedente.

Punti salienti sono:
  • l'accesso efficace alle informazioni (web analytics, buzz intelligence, news, ricerche di mercato, crm e formazione)
  • la creazione di canali d'ascolto diretti e permanenti che permettano e stimolino anche la partecipazione attiva da parte degli utenti Reloaded (un'operazione come My Starbucks Idea genera decine di migliaia di idee e spunti che nessuna entità creativa o focus group sarebbe stata in grado di generare)
  • l'investimento in nuovi modelli di business emergenti basati sul concetto di collaborazione (vedi video sotto) come nel caso dei gruppi d'acquisto (case Groupon).
  • la creazione di storie coerenti e credibili. Ogni prodotto può essere raccontato, non solo promosso.
  • la capacità di gestire la crisi sfruttando le opportunità offerte dalla rete. Se gli utenti del web possono alimentare e diffondere voci negativi, allo stesso modo i brand che sanno usare la rete possono farlo per esporre la propria versione e gestire la crisi in tempo reale e nei luoghi dove questa si alimenta.
  • evitare le scorciatoie (es. post di commenti fake a proprio favore o per screditare i competitor) evita anche l'investimento in operazioni ad alto rischio e bassa efficacia. Nella maggior parte dei casi infatti il giudizio a cui si concede più credibilità è quello di un amico del proprio network e in ogni caso per svariati temi la rete tende ad autoregolarsi con la nascita di siti e tool di confronto tra i prodotti difficilmente orientabili a proprio favore.

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Osservatorio Multicanalità 2010. [Dati]

Dopo una trepidante attesa (giuro) arriva il giorno della presentazione dei dati dell'Osservatorio Multicanalità, l'iniziativa proposta dal 2007 in partenership tra Nielsen, Nielsen Online, MIP e Connexia.
Ecco qualche numero e qualcuna delle principali considerazioni da portarsi a casa prima di suggerirvi di sfogliare le presentazioni estese dei vari speech caricate nella pagina slideshare dell'Osservatorio. Andate qui invece se siete curiosi di confrontarli con i dati dell'Osservatorio Multicanalità 2009.
  • INTERNET PER TUTTI. 12 milioni gli italiani che navigano su Internet ogni giorno con una media di ore navigate di 1,26'.
  • IBRIDAZIONE. Internet, Tablet, Mobile e Tv continuano nel loro processi di ibridazione. Il 30% del campione ha guardato un programma tv su internet nell'ultimo anno, il 14 ha navigato su internet usando la TV.
  • MOBILE. 11 milioni gli utilizzatori di Internet da mobile (+31 rispetto allo scorso anno). E' boom per l'utilizzo social dal Mobile, +139% rispetto allo scorso anno (2,8 milioni di utenti). Entro il prossimo anno è prevedibile che gli smartphone superino il numero di apparecchi di telefonia mobile tradizionali.
  • PARTECIPAZIONE. 7,2 milioni di Italiani partecipano attivamente alle discussioni online (blog, forum, community)
  • 3 LIVELLI DI INTERAZIONE DELLE AZIENDE CON I CLIENTI: ricerca di informazioni, guida all'acquisto e assistenza post vendita
  • ACQUISTI ONLINE: il 31% degli italiani ritiene Internet un canale adatto per i propri acquisti (vs il 22% del 2009).
  • SEMPRE PIU' RELOADED E OPEN MINDED. Scendono a 7,4 milioni gli esclusi, il regno delle grandi marche non è più così sicuro e i consumatori vecchio stile mettono in discussione (forse anche a causa della crisi) le loro scelte di consumo. Crescono invece gli utenti tradizionali coinvolti (11 milioni), consumatori che interagiscono molto con il passaparola offline e sono definiti potenziali reloaded. I Reloaded a tutti gli effetti sono il 19% del totale, 9,9 milioni di italiani pronti a interagire in modo elitario online: postando, rispondendo, valutando, giudicando, utenti disposti a essere tester di prodotti e ad agire come un vero e proprio media facendo da cassa di risonanza. Ancora più grande la crescita degli Open Minded, in totale 13,1 milioni, il 25% del totale, meno attivi in fese di creazione di contenuto ma molto sensibili e ricettivi verso le informazioni online. In sostanza.
  • SEGMENTARE IL COPY. In base alla clusterizzazione descritta e a ciò che ciascun cluster cerca sui vari canali emergono alcune riflessioni circa la necessità di lavorare sempre, per quanto riguarda la promozione di prodotti e servizi, a una segmentazione del copy. Messaggi e contenuti che siano più evoluti e informativi su internet e maggiormente a carattere ludico e di intrattenimento in tv.
  • SOCIAL E FACEBOOK. sono 18 milioni gli italiani iscritti a facebook. 2,8 mln. gli iscritti a pagine di aziende sui social network.
  • QUALI INFORMAZIONI. Gli utenti che si informano su prodotti cercano online nell'ordine: siti dedicati a confronti, siti aziendali, spazi che contengono opinioni di altri utenti, siti mono argomento, info presenti su siti di news, articoli di esperti e opinion leader.
In poche parole: il buzz online influenza sempre più l'acquisto. Detta così, sembra la scoperta dell'acqua calda, in realtà è la constatazione dei gradi esatti a cui è al momento. Ammonta infatti al 34% il dato dei navigatori che non ha acquistato un prodotto dopo aver letto un giudizio negativo e stesso processo avviene all'inverso per una decisione d'acquisto seguita alla lettura di un giudizio positivo (percentuale che impatta maggiormente nei settori dell'elettronica di consumo, viaggi ed elettrodomestici).

Questi dunque i dati, a brevissimo le considerazioni più strategiche che mi vengono in mente... prima lascio fermentare in testa numeri, chart e modelli vari.

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La pubblicità invade Facebook

"Nostalgia canaglia..." cantavano Albano e Romina. Qui non si tratta "di una strada, di un amico o di un bar" ma a provocarla, la nostalgia, è la nostra vecchia pagina di profilo Facebook. Il salto è fatto e non si può tornare indietro. Il socialnetwork più grande del mondo ci mangia centimetri d'esistenza, nel bene e nel male. Prima l'ha fatto rubando ad altre attività il nostro tempo giornaliero e ora lo fa anche fisicamente rosicchiando centimetri ai nostri spazi personalizzabili. Da qualche giorno tutti ci siamo ritrovati con una bacheca e un'home page nuova. Non entro nel merito di centimetri e pixel redistribuiti tra le tre colonne ma basta guardare l'immagine sotto (in cui il tratteggio rosso verticale mostra le vecchie ripartizioni) per capire che ad averci perso sono la colonna a sinistra e quella centrale, le due dedicate alle proprie informazioni, mentre ad avanzare è quella a destra: quella della Pubblicità. Che strano eh!? Il censimento globale va avanti spedito, gli utenti crescono, siamo arrivati a 571,884,500 registrati in tutto il mondo (fonte Check Facebook, dicembre 2010), 17,812,800 in Italia (quasi un iscritto ogni 3 italiani). Impossibile non tenere conto di questo fattore per ragionare sull'utilizzo a scopo adv degli spazi. Se messaggio diventa più efficace, se occupa più centimetri, se entra negli spazi che l'occhio dell'utente si è inconsciamente abituato a tenere in considerazione è chiaro che l'investimento non può che diventare più appeal. Legge di mercato.
Nella nuova redistribuzione infatti vedete come i titoli e le immagini a corredo del messaggio promozionale entrino quasi completamente nello spazio in precedenza occupato dalla bacheca. Non chiedetevi perciò come mai vi caschi più spesso l'occhio sulle inserzioni.
Lato utente sicuramente un'azione intelligente può essere quella di chiudere i banner di poco interesse per sè in modo quantomeno di ricevere input meno invasivi possibili rispetto a quello che è il nostro universo di valori e di "acquisti".
Lato aziende direi che questo è il momento più propizio per investire fortemente sull'Adv Facebook. Definizione del target in base alle preferenze e ai dati socio-demografici e ridefinizione degli spazi daranno sicuramente un buon ritorno dell'investimento.

p.s.: tengo a precisare che la citazione musicale nell'incipit non è rappresentativa delle mie abitudini d'ascolto.

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Marketing (de)Generation

Interessante e divertente, ricordate? Sono i miei criteri (soggettivissimi) per scegliere gli argomenti di questo Blog. Stavolta, vorrei provare a sostenere che il tema trattato può far scaturire delle affascinanti riflessioni ma so che la questione è ardua.

Fatto sta che nell'arco di poche ore mi sono imbattuto in due degenerazioni di iniziative di promozione. Due "involuzioni" molto differenti fra loro ma entrambe segno che ogni tanto la situazione ci scappa di mano (a noi del settore).

La prima riguarda la pubblicità di un centro estetico di Settimo
Torinese. Inutile commentare la pochezza di un pay off che vorrebbe creare un fine doppio senso ma riesce solo a essere esplicitamente "sboccato". Complimenti al copy per l'intuizione.

Nel secondo caso si tratta della nuova impostazione grafica del packaging dei biscotti del Mulino Bianco. Un restyling vagamente ispirato al mondo letterario con la prima lettera gigante rispetto alle altre del nome del biscotto. La prima cosa che è venuta in mente a me è che se fosse successo mentre ero piccolo le mie colazioni di bravo scolaro, con davanti pacchi così, sarebbero diventate di botto molto più tristi e forse la mia crescita ne avrebbe risentito. A qualcun'altro però in mente, come prima cosa dev'essere venuto altro... un qualche tipo di collegamento a romanzi di formazione erotica stile Madame Bovary. Ed Ecco il risultato.

Ora, è chiaro che quando si ragiona sull'identità grafica di un prodotto è difficile prevedere che ci siano geni creativi di questa portata. In un mondo in cui l'istinto al marketing (e al social media marketing) sembra essere talento in crescente diffusione grazie agli UGC ci sarebbe solo da chiedersi se certi geni è meglio averli come clienti/enthusiast, oppure, come nel caso del centro estetico di cui sopra, inquadrati e pagati come copywriter.


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Investimenti pubblicitari nel 2010 [STATS]

Scrivo poco di pubblicità ma dopo aver letto il report Nielsen 2010 sull'Advertising una parentesi mi sembra d'obbligo. Guardando la tabella che riporta il focus sugli investimenti italiani è evidente come i media siano spaccati a metà. Da una parte Internet è quello che fa registrare il tasso di crescita maggiore (12,6%), dall'altra cartacei, periodici e free press e anche in piccola parte i quotidiani, sono quelli caratterizzati dal segno meno. Vita dura per l'ufficio stampa costretto a confrontarsi con redazioni sempre più povere e/o ridotte all'osso.

Nell'anno quasi finito la tv raccoglierà il 56% del totale degli investimenti e il totale degli investimenti online si avvicinerà molto a quello dei quotidiani.
Interessante anche la crescita degli investimenti radio (che non invecchia mai) e sul Direct Mail che se da molti illuminati è stata bocciata come forma pubblicitaria da anni, da altrettanti continua a far registrare segni positivi.
Per quanto riguarda i settori commerciali mi sembra degno di nota il dato secondo cui Automotive e Abbigliamento siano gli ambiti più interessati dal cambiamento del media mix con l'introduzione sostanziosa di investimenti sui nuovi media. Infine pare che saranno Servizi e Trasporti i settori protagonisti di questo cambiamento nel 2011. Ho già pronte un paio di idee viralissime da presentare all'ATM.

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La crescita del mercato Mobile e previsioni 2013 [STATS]

Un video molto interessante. Un collage di dati sul mercato e l'utilizzo di cellulari con focus sugli smartphone. Qualche numero:
  • 70% della popolazione mondiale (il totale è 6 miliardi) possiede un cellulare
  • 85% dei ragazzi americani possiede un cellulare, il 73% un libro
  • ci sono 60 milioni di iPhone nel mondo (lanciato nell'aprile 2007)
  • a giugno 2010 sono disponibili 225 mila apps su Apple Store con 3 miliardi di download effettuati
  • nel 2009 sono stati spesi 4,2 miliardi di dollari in apps, la stima per il 2013 è di 29,5 mld.
  • 314 milioni di cellulari venduti tra gennaio e marzo 2010 di cui 54 mln. smartphone

In futuro la connessione a internet da cellulare crescerà molto di più rispetto a quella da Pc e il cellulare stesso diventerà molto più multifunzionale di quello che è ora. Sarà interessante, monitorare e discutere step by step degli utilizzi nascenti e ipotizzati per questa tecnologia, sugli standard che si stanno affermando sia dal punto di vista tecnologico che di linguaggio d'utilizzo che si portano dietro.

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12 modi (e più) per utilizzare il QR Code

Qualcuno ha già notato il QR Code della mia VCard nella barra destra del blog. Non so quanti l'abbiano già utilizzato in questo senso o, meglio, in qualunque altra situazione per usufruire di un link dalla fruizione fisica a quella digitale. Non so quanti ne abbiano generato uno. La domanda che a proposito di questo linguaggio di interazione digitale ci si fa da più di un anno in maniera forte è sempre la stessa: entrerà nell'uso di massa?
La mia V-Card QRcode
Beh, l'idea di fondo, come per tutti i linguaggi, è che possa diffondersi solo nel caso in cui si creino i presupposti perchè l'utilizzo costituisca un effettivo vantaggio rispetto l'utilizzo di un altro linguaggio di interazione oppure, soluzione due più emotiva, se diventasse una modalità che "fa figo", una tendenza alla moda.
Su entrambi i fronti ci sono diverse in
iziative già in atto vediamone al volo qualcuna.

QR CODE, come valore aggiunto alla User Experience:
Il Central Park di New York ha utilizzato il QR Code per comunicare con i propri visitatori arricchendo di dettagli l'"esperienza" del parco.



Diverse riviste attraverso questi codici a barre rimandano a contenuti multimediali online che completano e approfondiscono la fruizione degli articoli cartacei. Panorama era stata una delle prime riviste italiana a introdurre questo codice.

Poi ci sono i musei che hanno creato percorsi audi-guidati stampando in punti strategici il codice. Il primo Museo Qr-code in italia è stato il Guggenheim a Venezia.

Ma le applicazioni sono le più disparate.
Alcune marche di Vini hanno stampato i QR sulle etichette (Baffonero e Poggio alla Guardia) rimandando a video approfondimenti enologici. Nel settore c'è chi offre proprio un servizio apposito di classificazione QR per vini.
In campo immobiliare qualcuno la utilizza per permettere a chi cerca casa di memorizzare immediatamente i dati dell'agenzia immobiliare sul proprio telefono oppure di navigare fra le immagini e le video presentazioni dell'appartamento disponibile nella zona in cui si sta passeggiando.


QR CODE a scopo pubblicitario e più in generale nel marketing:
Infinite ormai le applicazioni in campo pubblicitario, dai semplici volanti
ni: Unieuro, Costa Crociere, etc. fino ad arrivare ai coupon sconto di Ikea e Pepsi ottenibili fotografando i Qr Code sui volantini.
Da pochi giorni è online il concorso di Chevrolet in cui gli utenti sono invitati a fotografare i QR Code in diversi concessionari in modo da stimolarli a fruire dei porte aperte organizzati a Roma e Milano fra Novembre e Dicembre.

QR CODE is trendy:
Diversi i negozi online offrono la possibilità di realizzare Vestiti e T-shirt con codici Qr creati con messaggi di testo o contatti personali. C’è chi disegna quadri ispirandosi a questo codice, scrive in versi di una poesia o addirittura marchia a vita il codice sulla pelle attraverso futuristici tatuaggi.


Insomma, banalizzando ce n'è per tutti i gusti ma è un'indicazione utile per stimolare la creatività riguardo le strade, più o meno sensate, che questi codici a quadratini possono prendere.
E ricordate che non di solo QR Code vive l'uomo, ecco un interessante post sull'argomento 2D Code che prende in esame anche i Microsoft Tag.
E che il Code sia con voi.

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Social Media Multitasking o Frammentazione?

Il titolo del post da cui ho tratto questa immagine è: Social Media Multi-tasking Worse than Marijuana e racconta di come se il lavoro di marketer e pr ci obbliga a mettere in parallelo mille attività le stesse attività nell'era del Social media marketing si moltiplicano per "n" volte.
Twitto, rispondo a una chiamata, faccio un Check In su Foursquare mentre sono sull'A4, ecco un sms in entrata, chi sarà? prima però rispondo alla mail di 20 minuti fa, e un post su Facebook non ce lo metto?, si ma apro anche una discussione su LinkedIn e devo ricordarmi di vedere se qualcuno ha caricato la presentazione del convegno di ieri su Slideshare... Un caffè, ho bisogno di un caffè.

Uno studio condotto presso il British Institute of Psychiatry ha dimostrato che controllare la posta elettronica durante l'esecuzione di un compito creativo diminuisca il proprio QI attivo in quel momento di 10 punti. L'equivalente lo si raggiunge non dormendo per 36 ore - due volte più distruttivo della Marijuana.

Abbiamo tante aspirazioni e ogni giorno i canali su cui perseguirle crescono. Molti li scartiamo a priori, altri sembrano valere la pena e li tiriamo dentro al nostro flusso spezzettato di azioni operative. Il presupposto è che alcuni di questi ci possano aiutare a migliorare l'efficienza sotto vari punti di vista, dalla velocizzazione dell'esecuzione di alcuni compiti alla rapidità di apprendimento di informazioni utili fino alla facilitazione della attivazione di contatti strategici. Ma i presupposti si trasformano sempre in vantaggi effettivi?

Multitasking e Frammentazione sono due concetti molto vicini ma altrettanto differenti. Sostanzialmente differenti. Occorre essere certi di non valicare il limite tra l'aspetto positivo e quello negativo. La difficoltà maggiore è quella di sviluppare la capacità di ignorare le informazioni irrilevanti. Successivamente arriva l'esercizio di organizzazione mentale delle attività da svolgere e infine la rapidità d'adattamento del proprio cervello di passare da un'attività a un'altra differente.

Diversi studi dimostrano come la maggior parte delle persone, una volta interrotta ritorni con fatica all'attivtà originaria, da una ricerca di Microsoft Research Labs emerge che addirittura il 40% non ci ritorna neppure. Il ricercatore David Meyer della Michigan University ha stimato che nei casi in cui in ambienti lavorativi le persone lavorino con un word processor e allo stesso tempo parlino con i loro capi e colleghi e rispondano al telefono costano alla società dal 20 al 40% in termini di perdita di efficienza. Il motivo: è improbabile riuscirsi a concentrare per blocchi temporali di 10 minuti alla volta.
Diversi i monitoraggi che confermano questo dato. Migliaia di dipendenti e manager dell'azienda Basex sono stati osservati per diverso tempo e hanno fatto registrare un'improduttività media di più di 2 ore al giorno, il 26% del tempo lavorato.

Sappiamo però di non essere tutti uguali, c'è chi è più rapido e "tiene botta" ma quali sono le conseguenze? Avete mai provato a utilizzare un pc con tutti i programmi aperti? Se rallenta quello che è una macchina quanto può farlo la nostra testa che si porta dietro una serie di variabili infinita?
Non significa che non si possa attivare il multitasking con successo ma questo comporta sempre dei costi di cui bisogna essere consapevoli.
Ricito la chiusura del post originario: "E 'un po' come uno dei film la 'Dirty Harry' con Clint Eastwood. Alla fine del film di Clint dice: 'Un uomo deve conoscere i propri limiti'."

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Monopoli Social Media Edition

Sapevo che sarebbe arrivato di nuovo il momento del cazzeggio puro. Ma nemmeno poi tanto però. Guardate bene questo tabellone del Monopoly versione Social Media e fate un ragionamento su come costruire la vostra strategia marketing online, dove posizionereste case e alberghi? Date un valore a ogni canale, che classifica fareste per il vostro brand? Quanto può rendere rispetto ai vostri avversari (competitor) che passando di li pagherebbero dazio? Il quartiere più ricco, quello con Facebook, You Tube, Twitter, Blog e LinkedIn è anche il più ambito ma non dimenticate le piccole stazioni delle socialnews e dei socialbookmarking fino ad arrivare ai vicoli stretti che poi tanto stretti non sono come Slideshare o Scribd. Insomma: costruire, costruire, costruire. Occhio agli imprevisti e alle probabilità, sono sempre dietro l'angolo.

Monopoly: Social Media Edition
Flowtown - Social Media Marketing Application

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Come i Marketer stanno utilizzano i Social Media nel 2010 [INFOGRAFICA]

Ok, lo ammetto, sono schiavo delle Infografiche. Cioè non riesco ad uscirne, è come una droga. Sono belli tutti quei graficini, quei diagrammi a torta, quei numeri e gli andamenti cronologici del sistema universo. Vorrei scremare altrimenti 9 post su 10 finiscono per sputare fuori altre immagini, altre sublimi creazioni di pasticceria del web. Ogni volta che faccio questo buon proposito però trovo qualcosa di simpatico o di interessante (i miei criteri di scelta) per cui rimando a domani la dieta.

In questo caso l'infografica mostra come cresca l'utilizzo dei social media in ambito marketing (e fin qui nulla di nuovo, seppure è sempre utile avere qualche chart interessante da condividere con i clienti) ma soprattutto mostra la top ten delle domande più frequenti sul social media marketing, da oggi proverò a rispondere a ognuna di queste domande. Non che non lo stia già facendo all'interno di questo blog ma voglio vedere se sistematizzare la cosa porta qualche vantaggio o stimolo in più.

A voi il giudizio sul resto.

Everybody’s Doing It: How Marketers Are Utilizing Social Media In 2010
Flowtown - Social Media Marketing Application

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Free Friday: Web designer vs web developer

Geniale e ironica Infografica che ho appena regalato ai nostri responsabili dell'area Design e di quella Sviluppo. Tra un po' torno di la e faccio un sondaggio utile a una localizzazione della stessa infografica per la nostra agenzia. Per ora confermo la differenza d'approccio ai pantaloni

anche se i web designer italiani amano i bermuda più degli skinny jeans. La donna il loro unico punto di contatto? Forse si. Di solito però gliele porta via un PR che passa di la in quel momento.


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Rassegna WEB - Turismo 2.0

Approfondimenti verticali... ah, quanto mi piacciono! Ecco, dal lavoro di ricerca dell'area R&D di Connexia una selezione delle social News del settore turistico.

APP
Ora il tuo hotel si prenota su Twitter!
Per gli hotel che si sono già lanciati nel mondo Twitter, nasce Twihotels, l’applicazione che consente agli utenti di inserire le date di soggiorno, la destinazione e il numero di stelle della struttura che stanno cercando. Diventando “follower” di Twihotels si potranno ricevere direttamente sulla propria homepage i messaggi di richiesta. Agli hotel basterà quindi rispondere al tweet per avere un nuovo cliente!
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EVENTI
Premi per l'Italia all'Oscar del turismo

E' prevista per il 7 Novembre prossimo, a Londra, la serata di gala a chiusura dei World Travel Awards, premio internazionale arrivato alla sua 17° edizione e che celebra l’eccellenza dei migliori hotel e resort nel mondo. L’Italia è una delle favorite per le categorie Best Green Resort, Best Business Hotel e Best New Spa. Ogni anno partecipano alle votazioni professionisti di oltre 180.000 agenzie di viaggi in più di 160 paesi del mondo.
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SOCIAL E-COMMERCE
Offerte per il weekend?Scoprilo con Twitter
Twitter come canale commerciale privilegiato per offerte e promozioni esclusive. Travelodge, compagnia low-cost britannica che opera a livello mondiale, ha lanciato, prima nel Regno Unito, una campagna promozionale esclusivamente riservata ai propri seguaci su Twitter. Solo i followers, infatti, potranno usufruire dell'offerta della settimana, un weekend da favola per 2 a sole 50 sterline.
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SOCIAL
Il social travel made in Italy
Si chiama www.angeliperviaggiatori.it il progetto tutto italiano, primo classificato agli eContent Award Italy, dedicato al Social Travel, ovvero l'interazione di utenti all'interno di una community finalizzata all'organizzazione di un viaggio. Diventare un angelo è semplice, basta scegliere la città di cui ci si sente una guida esperta ed essere disponibili verso gli utenti, italiani e stranieri, che desiderano visitarla, rispondendo a domande e richieste entro e non oltre 24 ore.
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SOCIAL
L'autostop!? è tecnologico!
Il Web 2.0 ha cambiato il modo di viaggiare. Grazie a RoadSharing, una piattaforma multilingua, che coniuga social network e geolocalizzazione, si possono trovare passaggi in auto, inquinare meno e risparmiare anche in autostrada. Il sito consente di mettere in contatto la domanda e l’offerta di passaggi auto, basta registrarsi sul sito e specificare se si intende offrire la propria auto per dare un passaggio o al contrario inserire una richiesta. L’integrazione con Google Maps, invece, permette di visualizzare l’itinerario sulla mappa e la quantità di emissioni CO2.
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MOTORI
Scelgo, leggo e decido!
Sempre più italiani prima di prenotare online si informano su internet. Per destreggiarsi nell’universo di commenti e opinioni di altri utenti, nasce TrustYou, motore di ricerca semantico che compara e aggrega le recensioni di ogni hotel provenienti da TripAdvisor, Venere, Booking e molti altri, e che allo stesso tempo consente di prenotare online. Le opinioni sono pubblicate sulla base di una scala di “sentiment”.
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CASE HISTORY
Dai fallo sparire!!!
Sarà lo stress quotidiano, i problemi al lavoro o in famiglia, amici invadenti e partner esigenti che ogni tanto fanno venire la voglia “staccare la spina” e senza pensarci due volte …e se invece a sparire fosse proprio chi non sopportiamo?! Questa è l’idea lanciata da Atrapalo, agenzia di viaggi e attività per il tempo libero, che da la possibilità di sbarazzarsi di chi non vogliamo più vedere, almeno per un po’ attraverso un’app Facebook che ti fa scegliere chi mandare a quel paese e per quanto tempo!
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DATI
Non c'è vacanza senza web!
Una recente ricerca condotta da Netcomm rivela che il turismo online rappresenta ben il 50% dell’e-commerce italiano. Quali sono i prodotti turistici più acquistati? In cima alla classica i voli, seguiti da hotel, autonoleggio, villaggi turistici, crociere e traghetti, biglietti per musei, concerti, visite guidate e per ultimi, i biglietti ferroviari. Recensioni, commenti e testimonianze online influenzano sempre di più le scelte dei consumatori!
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Al Sole 24 Ore, il social media marketing in giacca

La verità, dietro questo post, è che volevo far vedere a mia mamma che ogni tanto anch'io uso la giacca. Già che (o giacche) c'è la testimonianza fotografica mi sono detto: "perché non utilizzarla?".
Ecco, a questo punto, persi i lettori interessanti a un post sul social media marketing, posso finalmente parlare di... Social Media Marketing, o meglio del mio intervento di oggi nell'ambito di un Master promosso dal Sole 24 Ore.
Abbastanza presto durante il confronto con gli studenti del master è emerso il quesito che tutti noi "professionisti" del settore ci poniamo spesso: ma le aziende clienti (o potenziali) comprendono facilmente il senso e il valore della relazione social con gli utenti? Sono disposte davvero a investirci seguendo e aprendosi a potenziali critiche e a contributi esterni?
Naturalmente la risposta ragionevole è che dipende dai casi ma ci sono anche aspetti concreti che diventano utili leve per mostrare ai clienti tutti i vantaggi tangibili dell'apertura social.
Proprio per questo, contrariamente a come siamo abituati nel settore, ho cercato di insistere il meno possibile sulle visioni atrofisiche e i modelli sistemici e mostrare i casi pratici secondo me più interessanti sul trend del Social Shopping (già discusso nei post: Il Social Shopping, dalla vetrina all'acquisto e Il social e-commerce: stato dell'arte).
Pare (o forse dovrei dire spero) che la cosa sia stata apprezzata.
Per la cravatta aspettate la prossima lezione, tutto insieme mi sembrava eccessivo.

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Oh My Geek!

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Mappa delle Community del Web [INFOGRAPHIC]

Per onestà intellettuale devo premettere che non mi è ancora chiarissimo se questa mappa sia utile o meno a farsi un'idea della rilevanza delle community online e se a livello grafico non ci siano 1001 modi migliori per rendere il concetto (e i dati), ma volete mettere la fatica nel ricreare demiurgicamente (avverbio orribile, lo so) il mondo social? Va premiata.

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Rassegna WEB - Fashion 2.0

Dopo qualche giorno di latitanza-creativa rieccomi con un estratto delle news 2.0 selezionate dai colleghi di Connexia con le principali iniziative digital e social dei marchi moda in Italia e nel mondo.

APP
Tutta la vita in una borsa!
Tod’s lancia un’interessante applicazione per iPad: 6 donne internazionali, 6 storie, 6 modelli di borse! Attraverso il contenuto di ognuna delle borse, l’utente può non solo immedesimarsi in ciascuna delle concorrenti, ma anche capire il tipo di vita di ognuna di loro e persino il modello di borsa più adatto al proprio stile. “My Life is in this bag” riflette ciò che ognuna di queste donne percepisce come identità propria.
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Apple si dedica alla Fashion Week!
Per celebrare le Settimane della Moda di tutto il mondo Apple ha da poco lanciato una sezione dedicata alle applicazioni fashion per iPad e iPhone. La sezione contiene 30 applicazioni divise in 4 categorie: “Designers”: applicazioni provenienti da stilisti e marchi, tra cui Dior, Chanel; “Covering the Scene”: applicazioni relative ai media, tra cui Style.com, The Sartorialist; “In Your Closet”: in cui gli utenti chiedono consigli per il loro guardaroba, es. “Glamour’s Ask A Stylist”; “Buy the Look”: per permettere agli utenti di fare shopping direttamente dal proprio telefono o iPad.
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GEOLOCALIZZAZIONE
Coin primo caso in Italia!

Coin ha offerto al mercato la prima case italiana sull'utilizzo della geolocalizzazione a fini commerciali. A fine agosto appariva la scritta “special offer” a chi effettuava il check-in nei punti vendita del noto marchio. In cosa consisteva l’offerta? Diventando mayor del punto vendita grazie ai check in di Foursqaure da la ottenere gratis la CoinCard Easy, normalmente sottoscrivibile al costo di 5€. Un vantaggio per l'utente virtuale che fidelizza all'acquisto reale nei negozio.
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Con la webcam sfilano anche i fan!
Gucci ha lanciato Gucci Connect, un’innovativa piattaforma per l’interazione con i fan, l’ultima trovata per quello che si può definire “high fashion social networking”. Gucci è stato il primo a pensare di far partecipare ai catwalk shows direttamente i fan, semplicemente cliccando su RSVP all’invito di partecipazione speciale all’evento “Women’s Spring Summer 2011″ tenutosi a Milano. Pochi e fortunati fan si sono infatti filmati con la webcam e hanno inviato i video, che poi sono stati proiettati direttamente durante la sfilata diventandone così protagonisti.
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SOCIAL
Gap premia i Fan!

Gap, in occasione del lancio di una nuova linea di pantaloni neri da donna, ha attivato a metà agosto una promozione che offriva il 25% di sconto agli utenti di Facebook, Twitter e FourSquare (semplicemente loggandosi o interagendo con i vari profili del brand) e un paio di pantaloni in omaggio per le prime 50 clienti di alcuni negozi selezionati. La presenza di FourSquare all’interno delle strategie di Social Media Marketing, quindi, si fa sempre più sentire, al fianco dei social più conosciutii.
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EVENTI
Entri nudo esci Desigual
Un'iniziativa bizzarra per il brand spagnolo Desigual che ha esortato i suoi acquirenti a presentarsi nei negozi di Madrid e Barcellona vestiti solo della lingerie per poter avere in omaggio un capo di abbigliamento del brand. Un flash mob che ha poi seguito altre tappe, tra cui a fine settembre New York con oltre 300 nudisti all'apertura del negozio a Soho avvertirti dell'evento da un video viral sul web!
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CROWDSOURCING
Haute Couture democratico!
Fashion Stake è una piattaforma web che applica il crowdsourcing alla moda.Il servizio permette agli stilisti emergenti americani di interagire direttamente con i potenziali acquirenti, consentendo a questi ultimi di sostenere l’attività degli artisti economicamente, in cambio di crediti da spendere all’interno del catalogo di abiti. Il livello di “supporto” (Buyer, Funder o VIP) potrà essere scelto dall’utente, ma in ogni casosi avrà la possibilità di pre-ordinare i capi online ad un prezzo scontato. Non saranno più i vertici a imporre mode e tendenze, ma il popolo della Rete, scegliendo chi sostenere e in che modo farlo, con una piattaforma che a tratti ricorda quanto avviene sulle pagine di social network come Facebook o Twitter.
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DATI
Gli high street brand leader nel social
Una recente e approfondita ricerca condotta da 90:10 Group su tre differenti categorie (luxury, retailer e highstreet) di fashion brand europei ha dimostrato che i marchi highstreet come TopShop, H&M, Levis sono i maggiori fruitori degli strumenti di social media marketing. Twitter è sicuramente il canale maggiormente utilizzato, seguito da faceboook e dal blog aziendale che racconta l'universo della marca e del consumatore aggregando i commenti degli utenti.
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MM3, in tutti i laghi... in tutti i fiumi

Ci sono momenti in cui una campagna pubblicitaria può riscuotere un grande successo grazie all'azzardo provocatorio dei copy. Altri in cui il copywriter è un tranquillone che pensa di aver fatto il compitino e si ritrova fra le mani una bomba comunicativa che prende per il c**o mezza città... o almeno quella parte che prende la linea gialla del metrò nelle fermate Maciachini, Zara, Sondrio.
Signori e signore ecco a voi l'opera che dopo il dito medio di Cattelan dividerà Milano: "MM3 sono le cose che voglio da te (sottotitolo: in tutti i laghi... ma sopratutto in tutti i fiumi)".

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Il Down di Facebook. La Feltrinelli è aperta?

Ok, mercoledì Facebook ha avuto il più grande down degli ultimi quattro anni. Per ben due ore e mezza, gran parte del pianeta è stata impossibilitata ad accedere al social network. Dopo il primo infarto il pericolo sembrava passato. Ieri la cosa si è ripetuta. Un messaggio sugli schermi di metà dei pc del pianeta, peggiore di un annuncio funebre: Service Unavailable DNS Failure.


"carica a cento...... LIBERAAAAA..... F5, F5.... (niente). Riproviamo... F5... F5....(niente).
5cc di explorer (niente). Proviamo con Google Chrome... (niente).
Firefox... ma dottoree... Firefox... (niente)... merd... non lasciarmi...no... .F5, F5....
tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!
Ora del decesso...."

Poi ti svegli, all'improvviso.... come il tipo dell'ultima scena di Trouman Show. E scopri di essere ancora vivo nonostante sia del tutto incredibile.

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Il social e-commerce: dalla vetrina all’acquisto

Riprendendo le riflessioni iniziate nel post precedente, un primo passaggio che leghi il mondo Social a quello e-commerce è certamente la creazione di pagine vetrina all’interno magari delle Official Page del brand. Un luogo 2.0 in cui, oltre a mostrare i prodotti, si concede agli utenti la possibilità di esprimere delle opinioni piuttosto che di segnalare ai propri amici/contatti quelli che ritiene più interessanti. Questo step poi può concludersi con un bottone che semplicemente rimanda al vero e proprio e-shop esterno in cui eventualmente tramutare la scelta d’acquisto definita online in acquisto a tutti gli effetti. Un esempio di questo primo step è quello dell’e-shop di Threadless, noto produttore di magliette.

In modo intermedio si colloca la possibilità di utilizzare Facebook come interfaccia di prenotazione del prodotto. Caso interessante quello del gruppo alberghiero Monte Carlo SBM, che da qualche mese ha attivato un sistema di prenotazione degli hotel e dei ristoranti della catena direttamente dalla propria pagina di Facebook, cliccando sulla voce “Book now tab”. Un sistema ancora più semplice e veloce rispetto al tradizionale booking online.

Infine, e questo potrebbe rappresentare il vero motore del cambiamento delle abitudini di consumo degli utenti, c’è l’utilizzo della pagina come un vero e proprio e-shop, che permette di iniziare e concludere l’acquisto all’interno di Facebook. Uno degli esempi di maggior successo è quello della seguitissima pagina dell’NBA, che rimanda a un’applicazione dedicata proprio a questo servizio.

Anche in Italia sono diversi i marchi che iniziano a muoversi, ad esempio Privalia (social e-shop Facebook inaugurato i primi di Giugno) e Volagratis. C’è da scommetterci che proprio in queste ore sanno molti i brand che ragionano sulla strategia migliore per sfruttare questa opportunità.

I dati sull’e-commerce italiano parlano di crescita media di fatturato proveniente dalle vendite online del 15% entro la fine dell’anno. La cultura del social e-commerce sembra avere terreno fertile, dunque. Occorrerà lavorarci nel pieno rispetto dello spirito di apertura verso il potenziale cliente, che diventerà anche in questo ambito, obbligatoriamente, un interlocutore e non solo un target passivo.