Foursquare cresce in Italia ma frena all'estero [STATS]

Sei mesi fa, in caccia famelica di dati sul Social Network di geolocalizzazione che stava contagiando il mondo avevo riportato una serie di dati reperiti su Google Planner e Google
Trends. Ne era venuto fuori uno spaccato di quanto Foursquare fosse diffuso in Italia e nel mondo, del profilo dell'utente medio e di quanto se ne parlasse in rete rispetto ai due giganti Twitter e Facebook. Dal punto di vista qualitativo i dati a luglio 2010 parlavano a livello mondiale di un accesso al sito di quasi 3 Milioni di utenti unici al mese (39 mila in Italia), e per la stragrande maggioranza uomini. Lato visibilità invece era evidente il divario mediatico che separava FS dai social network leader.

Tornando ad analizzare i dati in questo mese di Gennaio 2011 ecco come si presenta la tabella di AdPlanner

ItalyMondo
Visitatori unici (stima cookie)
100k6,8Milioni
Visitatori unici (utenti)
48k2,8Milioni
Copertura
0,1%0,2%
Visualizzazioni di pagina
920k46Milioni
Numero totale di visite
190k11Milioni
Visite medie per visitatore
3,93,9
Tempo medio trascorso sul sito
4:305:00

Evidente il balzo in avanti degli accessi italiani giunti in sei mesi a 48 mila (9 mila utenti in più). Stabili invece gli accessi totali che fanno pensare che se da un lato ci siano paesi in cui la filosofia della geolocalizzazione prende piede forse ad altre latitudini gli entusiasmi iniziali si sono poi spenti nel tempo. Lato socio-demografico guadagnano qualche punto percentuale le donne anche se la stragrande maggioranza degli smanettoni resta maschio (in USA le percentuali sono incredibilmente invertite anche se con un divario minimo).
Naturalmente questi dati ci parlano di accessi stimati al sito e non di veri e propri iscritti. Questi ultimi, secondo la recente comunicazione ufficiale del brand ammontano a un totale di 6 milioni. Tralasciando gli eccessivi entusiasmi che ho letto in rete a seguito di questa comunicazione
la domanda a cui questo dato non risponde è: quanti di questi sono attivi frequentemente. Un dato interessante riguarda i luoghi in cui sono effettuati la maggior parte dei check. Secondo l'ultima infografica diffusa in rete le registrazioni effettuate in luoghi legati al food, in ufficio e in corrispondenza di negozi rappresentano le tendenze più diffuse. Più dietro quelli collegati a viaggi, vita notturna, arte, etc.. Insomma la vita di tutti i giorni per la maggior parte degli utilizzatori è degna di nota e di condivisione.

Passando dagli accessi alla verifica dell'interesse scaturito negli utenti e nei media le statistiche di Trends mostrano negli ultimi 12 mesi una leggera crescita di ricerche legate al social network con un picco nel mese di agosto e un leggero ridimensionamento negli ultimi mesi del 2010. Verificando i volumi di news per lo stesso item scopriamo che il picco di metà agosto è legato al lancio e al relativo confronto con Facebook Places, l'antagonista marchiato (e integrato) Facebook che viene da più parti identificato come il killer predestinato del "piccolo" Foursquare.

In conclusione possiamo dire che a distanza di 5 mesi e nonostante i proclami ufficiali di questi giorni la crescita globale pare essersi arrestata e seppur l'onda d'urto iniziale arrivi e raccolga frutti e trend positivi in paesi come l'Italia c'è da aspettarsi un arresto o un rallentamento anche da noi. Da utente affezionato posso solo ipotizzare e sperare che sia la nascita di nuovi servizi e features aggiuntive a salvare l'esistenza di chi ha diffuso a livello mondiale il concetto di geolocalizzazione. Viceversa rassegnamoci al Facebook pigliatutto.

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