Marketing (de)Generation

Interessante e divertente, ricordate? Sono i miei criteri (soggettivissimi) per scegliere gli argomenti di questo Blog. Stavolta, vorrei provare a sostenere che il tema trattato può far scaturire delle affascinanti riflessioni ma so che la questione è ardua.

Fatto sta che nell'arco di poche ore mi sono imbattuto in due degenerazioni di iniziative di promozione. Due "involuzioni" molto differenti fra loro ma entrambe segno che ogni tanto la situazione ci scappa di mano (a noi del settore).

La prima riguarda la pubblicità di un centro estetico di Settimo
Torinese. Inutile commentare la pochezza di un pay off che vorrebbe creare un fine doppio senso ma riesce solo a essere esplicitamente "sboccato". Complimenti al copy per l'intuizione.

Nel secondo caso si tratta della nuova impostazione grafica del packaging dei biscotti del Mulino Bianco. Un restyling vagamente ispirato al mondo letterario con la prima lettera gigante rispetto alle altre del nome del biscotto. La prima cosa che è venuta in mente a me è che se fosse successo mentre ero piccolo le mie colazioni di bravo scolaro, con davanti pacchi così, sarebbero diventate di botto molto più tristi e forse la mia crescita ne avrebbe risentito. A qualcun'altro però in mente, come prima cosa dev'essere venuto altro... un qualche tipo di collegamento a romanzi di formazione erotica stile Madame Bovary. Ed Ecco il risultato.

Ora, è chiaro che quando si ragiona sull'identità grafica di un prodotto è difficile prevedere che ci siano geni creativi di questa portata. In un mondo in cui l'istinto al marketing (e al social media marketing) sembra essere talento in crescente diffusione grazie agli UGC ci sarebbe solo da chiedersi se certi geni è meglio averli come clienti/enthusiast, oppure, come nel caso del centro estetico di cui sopra, inquadrati e pagati come copywriter.


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