Il ROI del Social Media Marketing è misurabile

Ce lo chiediamo spesso. E spessissimo ce lo chiedono anche clienti e prospect: "come posso misurare il successo di una campagna social?". In passato una risposta, almeno per quanto riguarda Facebook ce l'ha offerta il concetto di Engagement Rate. Ma non sempre basta sapere che una campagna è andata bene o male. Spesso serve poter calcolare "quanto" bene o quanto male. Insomma "come posso valorizzare le attività sui social media?".. insomma: ROI.

E allora se leggiamo che l'imprenditore Gary Vaynerchuk spendendo 15.000 $ in Direct Mail ha guadagnato 200 nuovi clienti, con 7.500 $ spesi in cartelloni pubblicitari ne ha guadagnati 300 e con 0 e dico 0 $ su Twitter ne ha convinto 1.800 il ROI è facilmente calcolabile.
Altre considerazioni si possono fare leggendo i dati di uno studio di Wetpaint e Altimeter che ci dicono che le società che hanno il più alto livello di attività social hanno in media registrato un 18% di crescita del loro fatturato mentre quelle in coda alla classifica di presenza sui social media riscontrano un -6%. Coincidenza?
Lenovo ha risparmiato il 20% dei costi del call center grazie all'attivazione di community online. E non parliamo di Dell che ha venduto su Twitter 3 milioni di dollari di Computer. Gli esempi sono davvero tanti.

Il 71% delle aziende prevede di aumentare notevolmente (40%) il budget destinato ad attività di marketing sui social media ma, a parte questo, è un'affermazione di Alex Bogusky, Co-Chairman di Crispon Porter & Bogusky a riportare l'attenzione di tutti verso la premessa corretta per decidere la cosa fondamentale, ovvero: il COME raggiungere questo fantomatico Social Media ROI: "Non si può più comprare attenzione. Avere un budget enorme non significa nulla nei social media. Il vecchio paradigma era PAY TO PLAY. Ora invece si ritorna a un più autentico: devi essere disposto a PLAY TO PLAY".

E quando il gioco si fa duro... (vabbè, questa non riuscivo a riparmiarmela... scusate).

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